SUN LITE Sun's Seven
La musica è un linguaggio universale in grado di trasmetterci le emozioni più diverse che vengono poi recepite e codificate in base alla nostra sensibilità individuale. Non possiamo dire che esista un genere musicale migliore di un altro perché ogni declinazione del suono ha una sua peculiare caratteristica che lo rende più o meno adatto a veicolare un determinato messaggio o stato d'animo.
Alla luce di queste considerazioni ci piace guardare ai generi musicali come ad una tavolozza a cui attingere a seconda del concetto che si vuole esprimere attraverso un brano. La bellezza della musica risiede nella sua varietà che ci consente di rappresentare con estrema chiarezza le nostre idee e i nostri sentimenti.
Le riflessioni in apertura di questo articolo ci sono state ispirate dall'ascolto dell'ultimo album della band Sun Lite intitolate Sun's Seven. In questo album di sette tracce la band utilizza una grande quantità di varianti e stili del rock (e non solo) realizzando un disco che può essere assimilato ad un reportage di viaggio in zone del mondo completamente diverse tra loro. Non c'è nessun pezzo che assomigli all'altro, ognuno di loro si configura come un'esperienza d'ascolto differente che ci tiene attenti e vigili per tutta a sua durata.
Il primo brano è Pig Brother è un pezzo metal che fonde alla perfezione la lezione di doom elargita dai Black Sabbath condendola con suggestioni psichedeliche anni '60. La seconda metà della traccia presenta una venatura prog contaminata dall'elettronica che aumenta il valore del brano.
Dopo questo esordio ruvido troviamo Movin'on che si ispira alla musica elettronica. Un suono di synth scava a fondo nelle nostre orecchie sostenuto da un ritmo di drum machine martellante in loop. Il brano è ricco di divagazioni strumentali di chitarre in effetto stereo che saltano da una cassa all'altra.
The Night Hag si apre con un organo che sembra uscire da un film horror anni '70. C'è una strana atmosfera che permea la traccia. Il sound del pezzo attinge anche alla musica orientale donando al brano un gusto esotico e mistico.
Una ritmica di chitarra acustica stile flamenco apre il brano Trolls che assume le fattezze di un pezzo di musica latina contaminata dalla new wave, davvero strepitoso. E' incredibile notare quanto la voce del cantante si adatti alla perfezione ad ogni stile e genere.
Dog & Pony è l'ennesimo cambio di rotta in questo viaggio intorno al mondo. Il brano sembra prendere spunto dal rock progressivo fine anni '60 e le sue atmosfere sospese. Il disco non può che avere un arrangiamento estremamente variegato che colpisce per l'assoluta padronanza dei vari generi.
Not The Bats, Not The Chinese è l'ennesima dimostrazione dello spirito di contaminazione tra stili che caratterizza il sound della band. In questo brano si parte con un tempo reggae per approdare ad un suono in cui confluiscono suggestioni orientali, musica industrial e divagazioni prog. Il disco si chiude con Pendulum, un brano di musica elettronica e synth wave che strizza l'occhio alla dance.
Siamo assolutamente conquistati da questa band che si dimostra maestra nella fusione di stili e linguaggi così diversi tra loro. Assolutamente da scoprire.