SUBURBAN BICYCLE GANG -Lake Scugog
E' un noioso sabato pomeriggio di inizio autunno e noi ed il nostro miglior amico decidiamo di andare al lago per pescare. Nessuno di noi è appassionato di pesca, ma l'alternativa a questa gita sarebbe stata il consueto giro di acquisti nei centri commerciali della città. Mentre parliamo svogliatamente del più e del meno si avvicina a noi un altro nostro amico che ci offre un prodotto non esattamente legale da fumare.
Aspiriamo qualche boccata e in pochi minuti la giornata prende una svolta insolita. Iniziamo a ridere come due idioti ed abbiamo la sensazione che tutto intorno a noi abbia cominciato a girare. Ci sentiamo leggeri e felici mentre il sole di metà pomeriggio fa scintillare vistosamente le calme acque del lago.
L'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo singolo dei Suburban Bicycle Gang intitolato Lake Scugog. Con questo non convenzionale brano di ispirazione folk la band canadese ci porta con sé in un viaggio sulle rive del lago Scugog, dove la natura selvaggia regna sovrana in un clima di indotta serenità.
Il brano si apre con il dolce strumming di una chitarra acustica a cui fa seguito un vivace di fill di batteria che ci getta amorevolmente in braccio ad un ritmo sincopato e dinamico. Si respira un'aria tranquilla e spensierata su cui aleggiano strane suggestioni psichedeliche della chitarra solista che sembrano girarci intorno per coinvolgerci in bizzarre attività ricreative.
La linea vocale si dispiega attraverso una melodia sospettosamente rilassata che si appoggia sugli accenti del ritmo trascinandoci in un gioco di rimbalzi che ci disorienta dolcemente. Il pezzo procede ed ci accorgiamo che mentre tutto gira intorno a noi si inseriscono voci aggiuntive che armonizzano la linea principale.
Il gioco di riverberi e delay tinge l'atmosfera di una magica aspettativa che potremmo quasi toccare se allungassimo le mani. Abbiamo l'impressione che sul nostro viso stia comparendo un insolito sorriso che si allarga seguendo l'andamento del brano che nel frattempo si è fatto più incalzante.
Risuonano nelle nostre orecchie i fraseggi della chitarra che si produce in un audace assolo fatto di bending e vibrato che mantiene alta la sensazione di formicolio che proviamo alle gambe. Il sound del brano è ricco è sfavillante come le placide acque del lago che stiamo guardando ormai da ben tre ore filate.
Il brano procede spedito fino alla fine quando i toni aumentano di intensità per poi svanire nel nulla dopo essere rimasti sospesi nel vuoto per qualche secondo. Che gita meravigliosa!