SPARKBIRD - Envy

11.08.2023

Sarà capitato a ognuno di noi di provare invidia per qualcuno almeno una volta nella vita, probabilmente molte di più. Il fatto che l'invidia sia considerato uno dei sette peccati capitali la dice lunga su come questo sentimento sia universalmente condannato, ciò nonostante ci sono occasioni in cui è naturale provarlo.

Al di là della sana invidia che non ha niente di male in sé, e che anzi, ci sprona a raggiungere un certo obbiettivo, ne esiste anche un altro tipo che effettivamente ha come radice il rancore. Se ci impegniamo come forsennati per qualcosa che non riusciamo assolutamente a raggiungere ecco che proveremo invidia e rabbia contro chi invece ci riesce tranquillamente nonostante sia, almeno nella nostra testa, meno dotato di noi.

Il pezzo riparte con lo stesso impeto mentre il cantante prosegue con la sua narrazione. La voce non possiede quel vigore espressivo che hanno gli strumenti e nella nostra interpretazione questo simboleggia il fatto che il cantante si vergogna della natura dei suoi sentimenti cercando di nasconderli all'esterno. Troviamo conferma di questa teoria nel testo della canzone in cui effettivamente viene denunciato un certo imbarazzo nel confessare tali emozioni all'ascoltatore.

Nel corso della canzone l'arrangiamento si infittisce con ulteriori suoni addizionali che riempiono l'ambiente in modo vivace come per stemperare i toni. Il pezzo è molto gradevole e verso la fine del brano ci sono degli stop che rimarcano il mood dominante del brano. Piano piano il pezzo riprende vitalità e ci ributta in quella mischia di suoni su cui Stephan esegue delle note in falsetto che ci portano alla fine del brano.

Un pezzo davvero interessante in cui l'artista riesce a darci in modo estremamente realistico l'idea del turbinio di emozioni di cui cadiamo preda quando coviamo l'invidia. Ottimo lavoro!