SLACK KEY 'OHANA - Hawaiian Cowboy
Cosa hanno in comune i cowboy yankee e la popolazione hawaiana? Poco o nulla! E cosa hanno in comune la musica hawaiana e quella americana? Forse ancora meno! Sembrerebbe uno scontro culturale con poche cose in comune, ma forse non è proprio così. Esistono infatti i paniolos, cioè cowboy in hawaiano, che fanno parte della tradizione culturale delle Hawaii.
Questo simpatico esperimento musicale di fusione tra i suoni hawaiani e quelli americani è stato fatto dagli Slack Key Ohana nel loro secondo album "Hawaiian Cowboy", il primo in studio.
La band ha creato una miscela unica di suoni tradizionali hawaiani, fusi con la tipica musica country americana.
L'album comprende 13 tracce originali scritte da Witkin e Mullen ed è arricchito dalla partecipazione di leggende musicali: dal chitarrista degli ZZ Top Billy Gibbons al maestro di chitarra slack key George Kahumoku Jr. Piccola nota curiosa: l'album è stato registrato nello studio di registrazione dei Foo Fighters, lo stesso usato dai Nirvana, dai Fleetwood Mac e da Tom Petty, giusto per citarne alcuni. Registrare nello studio ha permesso alla band di catturare il suono organico dei 5 strumenti usati, come se fosse un concerto dal vivo sul palco.
L'album si apre con "One More Day", un brano dolce dal sapore pop, con Mullen alla voce solista accompagnato dalla chitarra acustica di Witkin e l'ukulele di Brittni Paiva. La seconda traccia è "Ku'u Lei Nani Mai 'Oe", che vede un adorabile duetto vocale delle sorelle Godoy, Alana e Alyssa. Il testo contiene allusioni sessuali esplicite, in quanto la sessualità faceva parte della cultura hawaiana prima dell'annessione USA.
"Hawaian Cowboy" è la canzone che dà il titolo all'album e vede duettare Gibbons, un cowboy del Texas, e Kahumoku Jr., un cowboy delle Hawaii. Il tempo poi rallenta con "Nahenahe Ka Leo o Ka Wahine Uʻi", una canzone dal fascino romantico che parla del sogno di innamorarsi di una cantante hawaiana.
In "Heading for the Country" vivaci elementi bluegrass si combinano perfettamente con luminose armonie vocali. La canzone, vivace e allegra, racconta la vita on the road dei musicisti itineranti. La sesta tappa è "I Kona", una melodia che riporta alla mente le tartarughe marine che si crogiolano al sole sulle spiagge di sabbia nera di Kona. In "Everything is Alright" si parla dell'innamoramento e di sentimenti come l'insicurezza e la vulnerabilità che spesso accompagnano questo tipo di esperienza.
In "Coming Home" fa la sua comparsa Kela Sako, giovane cantante emergente hawaiana. La canzone parla di come siamo connessi con la famiglia, anche quando siamo lontani fisicamente. "Waimānalo Blues" è invece una canzone di protesta contro la commercializzazione creata dall'industria turistica hawaiana, come le bellissime spiagge vendute agli hotel.
In "Slack Key 'Ohana" guizzano gioiose come pesci dal mare le voci scintillanti in stile Beach Boys, un pezzo di musica pop e cultura da spiaggia hawaiana. Un'altra canzone tradizionale hawaiana è "Aloha 'Oe", scritta dall'ultima regina delle Hawai Lili'uokalani, una nota cantautrice le cui canzoni continuano ad essere popolari oggi.
"Hawaii Aloha" è un altro classico hawaiano duraturo e l'album si conclude con "Nahenahe Ka Leo o Ka Wahine Uʻi", che rappresenta per l'appunto il racconto finale di una storia. Ascoltando quest'album sarai proiettato su un'isola deserta delle Hawaii, con un drink fresco al tuo fianco e lo scroscio del mare a fare da rilassante sottofondo.
Clicca nella playlist qui sotto e comincia a gustare "One More Day"!