SAEED HABIBZADEH - Lost Men
Quando andiamo al cinema a vedere un film sono molti gli aspetti che apprezziamo di una certa pellicola. La recitazione del cast è sicuramente uno di questi, l'immedesimazione con i personaggi è fondamentale per il coinvolgimento degli spettatori. Valutiamo sicuramente i dialoghi che non devono risultare scialbi o superficiali. Anche la fotografia e le location sono importanti perché sono la cornice in cui si svolge l'azione.
Un aspetto sottovalutato dai più, ma di importanza assoluta è la colonna sonora. La musica di un buon film deve andare a braccetto con la storia raccontata, sottolineando i momenti salienti e descrivendo l'emotività interiore dei personaggi. Alcune colonne sonore dei film sono dei veri e propri capolavori che sono diventati iconici, consegnando all'eternità le loro immortali melodie.
Saaed Habibzadeh è un compositore classico e cinematografico che con il suo nuovo album intitolato Lost Men ci consegna un'opera di quindici orchestrazioni di musica da film. Lost Men rappresenta il primo disco di musica da film da parte del suo autore che con questa uscita vuole descrivere attraverso le suggestioni delle sue composizioni la netta divisione esistente tra la ricerca del potere e dell'auto affermazione ed il desiderio di felicità insita nell'essere umano.
La distruzione dell'amore e dell'umanità ad opera di un'incontrollabile e distruttiva volontà di potere e di dominio.
Da un punto di vista musicale le composizioni attingono al linguaggio colto della musica classica sposando le atmosfere dell'Opera e della musica popolare. Tutti i brani sono stati scritti per l'orchestra che colora con la varietà dei suoi strumenti e dei suoi numerosi timbri le particolari atmosfere evocate nei singoli pezzi. Gli arrangiamenti risultano ovviamente particolarmente accurati e riescono a descrivere con dovizia di particolari le singole scene rappresentate che risultano incredibilmente realistiche.
Nei quindici brani che l'artista ci propone possiamo abbracciare con empatia tutti gli stati d'animo espressi dalle composizioni che si ergono chiari e potenti attraverso la saggia messa in scena dei suoni, accuratamente scelti per produrre un particolare effetto. Ogni brano ha un suo linguaggio e suono specifico atto a sottolineare e definire l'ambientazione in cui si svolge una determinata azione.
Questo procedimento risulta particolarmente evidente nel brano Meeting of the mafia boss in cui l'artista ricrea attraverso la scelta dei suoni e delle note le calde terre della Sicilia come descritte nei film sulla malavita organizzata.
Un altro esempio è Baptism o Prayer in the church che collocano l'ascoltatore all'interno di una chiesa inondata dalle severe note dell'organo. Per rendere giustizia a questo disco sarebbe doveroso scrivere un articolo per ogni brano, ma per il momento ci limitiamo a consigliarne l'ascolto a tutti.