SACHA MULLIN - Casino Wilderness Period
Una delle qualità che maggiormente colpiscono in un artista è la sua capacità di infrangere le barriere esistenti tra un genere musicale e l'altro. Se a questa caratteristica aggiungiamo un voce interpretante incredibile versatile e coinvolgente possiamo tranquillamente affermare di aver a che fare con un grande artista.
Nello sconfinato panorama musicale attuale, fatto di brani usa e getta e di artisti meteora che sopravvivono giusto il tempo di un paio di singoli, esistono anche delle eccezioni che riportano all'attenzione del pubblico canzoni che non saranno dimenticate così facilmente. Quando si segue la propria ispirazione ed il proprio talento senza preoccuparsi dei castranti e ruffiani vincoli della musica commerciale il risultato non può che essere grandioso.
Le considerazioni che hanno aperto questo articolo si riferiscono all'ultimo album di Sacha Mullin intitolato Casino Wilderness Period. In questa strepitosa raccolta di otto brani l'artista di Chicago piega al servizio della sua voce il rock, il jazz, il musical, il pop ed il funky consegnandoci un'esperienza d'ascolto destinata ad aprire nuovi orizzonti musicali.
L'album si apre con Arranging Flowers. Un tappeto di tastiere accoglie la linea vocale di Sacha che si dispiega con una melodia sognante e leggera. L'impronta jazz fusion del brano mette in evidenza il meraviglioso timbro del cantante e la sua notevole estensione vocale. La sezione ritmica è incredibilmente dinamica e accompagna con grande vivacità il fine arrangiamento che si sviluppa come un'opera rock o un musical sofisticato. Questo primo brano è soltanto l'antipasto per un album che ci sorprende per l'enorme varietà del suo linguaggio in bilico tra fantasia, intuizione e pura emotività.
Uno degli aspetti che salta maggiormente agli occhi è la complessa e vivace sezione ritmica dell'album che nel corso delle canzoni si sbizzarrisce in poliritmie, tempi dispari, ed esuberanti intuizioni risolutive che rendono ogni brano assolutamente unico.
Gli arrangiamenti sono complessi e ricchi di dettagli ed ogni strumento coinvolto nell'esecuzione ci offre sfumature espressive uniche e coinvolgenti. Su queste basi solide e scintillanti la voce di Sacha è la vera protagonista. Apprezziamo tutto del cantante: dal suo timbro emotivo e struggente, al suo vastissimo range, fino alla sua tecnica che non si manifesta mai fine a sé stessa, ma è sempre accompagnata da una partecipata interpretazione come nel brano Margaret in cui ci viene offerta una performance vocale spettacolare.
Casino Wilderness Period è un album perfetto sotto tutti i punti di vista, le singole composizioni sono tanti piccoli capolavori, l'anima funky jazz pulsante che rapisce e ti aggancia, il raffinato arrangiamento e le atmosfere sospese e sognanti fanno di questo disco una perla estremamente rara che non può non destare stupore e ammirazione. Non possiamo fare altro che consigliarne l'ascolto a tutti!