REBEL CAMP - Dance Dance Dance
Balla, balla, balla.
La danza è considerata la prima espressione artistica dell'essere umano, poiché richiede l'esclusivo uso del corpo a differenza di altre arti che necessitano dell'utilizzo di strumenti per essere esercitate.
Fin dall'antichità la danza ha rappresentato per l'uomo tantissimi modi per esprimere qualsiasi tipo di concetto, dalla preghiera al semplice senso di aggregazione. Ballare ha scientificamente effetto sul nostro corpo garantendo un buon umore e con il tempo e l'impegno garantisce la motilità dei nostri arti anche durante la vecchiaia.
Ballare ci fa sentire vivi, anche quando i nostri sentimenti sono tutt'altro che positivi e anzi, vorremmo solo soffrire in pace chiudendo tutto il mondo fuori.
Dance, Dance, Dance è l'esordio di un progetto musicale internazionale che comprende artisti dalle più varie parti del mondo come Londra, Bogotà e Lagos: Rebel Camp. La musica funge da filo conduttore per la loro abilità e per la loro capacità di raccontare una storia: il catalizzatore del brano è l'imperativo che l'autore lancia per non pensare a un dolore lancinante frutto di un'esperienza che di solito non si augura a nessuno: essere lasciati davanti all'altare.
Il ballo, davanti a uno specchio, diventa il modo migliore per accogliere e bonificare il dolore della perdita. Registrata in meno di mezz'ora, Dance Dance Dance fa da faro per la nascita del progetto Rebel Camp, con artisti provenienti da ogni angolo del globo che con la loro collaborazione possono esplorare la libertà di interpretare la canzone a modo loro.
Questo mix di culture e conoscenze musicali dà vita a un brano intenso, certamente ballabile, con una lirica che va dritta al punto:
All night, all-day
Until your sorrows go away
Dance dance dance
Swing to the music lets sway
All night, all-day
Until your sorrows go away
Il ballo solitario e senza vergogna diventa un modo per esorcizzare il dolore, con la musica crescente che sembra trascinarci fino alla consapevolezza che sì, una volta finita la canzone potremmo tornare a soffrire, ma l'importante è non smettere mai di muoverci, di guarirci e migliorarci.
Di vivere nel presente, di continuare a ballare finché il dolore non passerà, ci volesse anche tutta la notte e tutto il giorno per farlo.
C'è da sperare di sentire ancora parlare del progetto Rebel Camp, la loro canzone d'esordio sembra un ottimo biglietto da visita per la strada più luminosa del panorama musicale contemporaneo! Dall'unione di culture e stili musicali così diversi possiamo aspettarci solo altre meraviglie all'altezza di Dance, Dance, Dance.