NICK NOON - Costumes
Il ricordo del passato e delle tradizioni di un popolo vengono spesso rievocate da cerimonie con balli e costumi tradizionali, stoffe sgargianti foderate di pizzo, colletti bianchi di bottoni d'ottone che volteggiano al suono di antiche melodie di un tempo perduto che non può svanire nell'oblio.
Agli occhi delle nuove generazioni, tali cerimonie somigliano ai più moderni balli in maschera, suscitando curiosità e fantasie su come si vivesse in quel dato periodo e quale fosse il modo di pensare delle genti che oggi si vestono d'antica eleganza, seduti intorno ad un tavolo polveroso, bandito di calici opachi e stoffe ingiallite.
Le tradizioni sono per definizione alla base dell'esperienza acquisita nel presente, lasciano spazio alla modernità nelle vesti ma impregnano di pensiero e opinioni le nuove generazioni attraverso i racconti e l'illusione che il mondo, prima di oggi, fosse quasi perfetto.
In effetti, è importante tenere vive le tradizioni ma quando esse diventano memoria di avvenimenti nefasti dai quali sono scaturite idee fuorvianti, è meglio metterle da parte.
Con un tocco di ironia e rivisitando costumi del passato, Nick Noon mette in scena una ballata popolare, piena di fascino e stile melodico nel suo ultimo brano: COSTUMES.
Musicista di talento, cantautore e polistrumentista ha creato un tipo di atmosfera senza tempo quasi fosse un poema in musica.
COSTUMES segue due singoli registrati nel 2021: "Don't let the Papers Get you Down e Dear Delilah" che presto andranno a formare il suo prossimo EP, sulla scia del successo già ottenuto sulla scena musicale grazie al suo genio artistico.
Nick Noon è un artista emergente che vanta un numero elevato di composizioni inedite e si distingue per uno stile innovativo e ben organizzato, partendo dall'obiettivo di portare il suo pubblico fuori dal tempo in uno spazio surreale.
La sua musica è caratterizzata da un lirismo nostalgico, intriso di suoni moderni messi insieme con un'ottima capacità di fusione.
Questa giovane promessa musicale, elogiata per la sua Arte dalla critica, ha tratto ispirazione da diversi pilastri del passato musicale come Elvis Presley, Beatles e ancora gli Oasis, Blur e Beach Boys, delineando la sua musica cucita perfettamente con un'attenzione alle esigenze della modernità.
In COSTUMES possiamo ascoltare una sorta di fusione ben orchestrata di generi diversi, come il pop e il rock indipendente insieme con una linea accennata alla tradizione country e folk.
Il video ufficiale che accompagna il pezzo è decisamente affascinate, mostra una scena antica e personaggi vestiti con abiti del passato come una pellicola di un film snodata dalla macchina da presa.
La musica è quella che distingue Nick Noon, parte con lungo accordo di basso che crea tonalità offuscate e tenebrose, per poi salire a ritmo di una ballata in costume tradizionale con chitarre acustiche e percussioni mentre le parole del brano accompagnano chi ascolta nel viaggio programmato dall'autore.
COSTUMES utilizza l'ironia per accendere una luce nel pensiero moderno, sviolinando con franchezza quanto costumi e usanze siano state tessute e organizzate secondo un fine prestabilito, in maniera mendace con idee e circostanze svendute oppure imposte dalla consuetudine.
Il brano è sicuramente una fusione eclettica ben riuscita, la melodia incalza attraverso le sonorità degli strumenti e la voce profonda di Nick, elegante, disinvolto e protagonista della rappresentazione artistica del brano che ha composto per essere ascoltato e soprattutto ballato.
L'ascoltatore può vedere riflesso nelle immagini che accompagnano il video, il volto allo specchio di Nick senza averne coscienza .
L'autore, infatti, ha la capacità di rendere un lavoro elegante e armonico, leggero e facilmente adattabile ad ogni contesto; orecchiabile e ritmato. COSTUMES è una canzone magica e merita attenzione in quanto capace di incantare e divertire allo stesso tempo.
La versatilità del genio artistico di Nick Noon presenta al pubblico opere in musica dall'atmosfera offuscata, intrisa di suoni e generi diversi in una costante opposizione di elementi che trovano un punto di incontro in sonorità che rendono il tempo indefinibile, in uno spazio evocativo percorso dal vento della modernità.