MONROE MOON - Glad To Exist
Si dice spesso, ma non nasciamo soli e sicuramente non moriamo soli. Dal primo istante della nostra esistenza e fino all'ultimo siamo indissolubilmente legati alle altre persone, e quando ce ne andiamo è la qualità dei rapporti e legami umani che abbiamo costituito e costruito durante la nostra vita a dare la risposta definitiva alla domanda "Perché siamo qui?".
Per fare questo però dobbiamo riconoscere l'esistenza degli altri, per creare una connessione profonda con le persone che ci circondano e riuscire a provare reale gratitudine per la qualità e l'importanza di quelle relazioni. È un concetto davvero sottovalutato, recentemente riportato al significato da una splendida canzone.
Il brano di cui parliamo è scaturito da una meditazione visiva ed esplora le infinite relazioni che condividiamo con gli altri. "Glad To Exist" dei Monroe Moon assottiglia il confine tra sogno e realtà, per farci entrare in uno stato di coscienza più elevata attraverso il potere della musica.
Monroe Moon è un duo musicale formato da Bunny Monroe (cantante/compositrice) e Theo Malkin (chitarra). Il loro suono è intimamente ispirato da uno sforzo per esternare sentimenti e pensieri verso qualcosa di tangibile, con un tocco quasi di misticismo, come si nota nelle loro precedenti tracce "New Utopia" e "War".
L'ultima uscita, "Glad To Exist", è ispirata a una meditazione visiva in cui Moon ha fatto una passeggiata riconoscendo se stessa nelle persone che le passavano accanto, specchiandosi e ritrovandosi in loro, in uno stato onirico replicato nella traccia.
Ma non solo: "Glad To Exist" trae ispirazione anche da "Comin' Home Baby" di Mel Torme e dall'intera discografia di Lole y Manuel. Il singolo è stato registrato al Virtue & Vice studio di Williamsburg (Brooklyn, New York) con l'assistenza di Alex Almgren (Freshly Baked Studios).
"Glad To Exist" gioca con le superfici musicali per creare un panorama sonoro sempre più ampio. Monroe Moon ha la capacità di creare un'atmosfera unica e avvolgente in cui ci troviamo presto immersi.
Ci sentiamo come nel bel mezzo di una strada piena di traffico, dove ogni strumento presente rappresenta tutti coloro che ci camminano intorno. Fluiamo agevolmente attraverso l'ondata di persone, riscoprendo una nuova emozione su ogni volto (e quindi su ogni nota e accordo).
Non siamo persi, fra la folla, quanto piuttosto ritrovati: la voce morbida è come un appiglio e una guida. Ci connette con coloro che ci circondano e ci rende iper-consapevoli del nostro percorso.