LAURELIGHT - Brighter Days
Il linguaggio cinematografico, nato approssimativamente alla fine del diciannovesimo secolo come evoluzione naturale della fotografia, ha conosciuto per tutto il '900 fino ad oggi un'evoluzione pazzesca che lo ha portato dalla definizione di "esperimento" allo status di Settima Arte.
Nel corso delle decadi del secolo scorso sono state inventate tecniche di ripresa, montaggio, doppiaggio, recitazione sempre nuove fino ad arrivare al Cinema come lo intendiamo oggi. Dai primi film "muti" fino alle esperienze in 3D di epoca moderna è stato sperimentato di tutto ed in ogni genere possibile. Fantascienza, Horror, Commedie, Dramma, Poliziesco, l'elenco è infinito, ed ogni genere ha le sue peculiarità.
E' possibile considerare questo enorme varietà di stili e generi come un enorme repertorio di linguaggi a cui attingere per esprimere nel miglior modo possibile un determinato concetto.
Chi fa Cinema oggi può scegliere se realizzare la sua opera secondo i canoni contemporanei o decidere di usare lo stile falso documentarista, oppure creare atmosfere sulla scia dei film anni '30 o qualsiasi altra cosa la sua creatività gli suggerisca.
Con la musica avviene la stessa cosa. Un artista può realizzare un brano o un disco utilizzando tecniche moderne o far si che il suo lavoro suoni come una produzione di altri tempi.
Con Brighter The Days il cantante Laurelight effettua un operazione del genere, creando un brano che potrebbe essere benissimo essere stato composto negli anni '80. Tutto è perfetto, dalla potenza dei bassi, al suono della batteria fino allo spirito esuberante ed emozionante che avevano le colonne sonore dei film d'azione di quel magico decennio.
Quel particolare mood che coinvolgeva ed esaltava che troviamo nelle scene in cui Rocky Balboa si allena per il Match della vita o le immagini di trionfo nei film con Van Damme dopo che era stata fatta giustizia.
E' a quel tipo di sensazioni che si ispira questo brano che procede come un macigno che rotola da una montagna investendo col suo spirito tutto quello che incontra. Una breve introduzione di chitarra elettrica ci butta subito nella mischia con un riff tagliente e la batteria comincia il suo battere martellante.
La strofa, decisa ed orecchiabile cattura subito la nostra attenzione con le vibrazioni contagiose della sua melodia. Il ritornello arriva presto, potente e fiero, ti entra in testa e ti dà una carica incredibile facendoti scuotere la testa al ritmo di quel groove possente che sembra darti la forza per affrontare qualsiasi cosa uscendone vittorioso.
Alla fine del brano non puoi non far partire la traccia dall'inizio e sentirla ancora e ancora in una sorta di positiva e folle esaltazione.