LATENIGHTBEATFEAST - Variance
Quando parliamo di musica elettronica generalmente si pensa che sia una musica fredda, senza emozioni, generata da strumenti elettronici che mixano meccanicamente i suoni. Non sempre è così però, anzi, alcuni artisti danno un'anima alla loro musica mettendoci qualcosa che arriva dritto al cuore degli ascoltatori.
Non ci credi? Allora ti invito caldamente ad ascoltare l'album "Variance" di LateNightBeatFeast, artista elettronico sperimentale che sta riscuotendo molto successo e grandi consensi con la sua musica pionieristica elettronica che fonde influenze rock e techno. "Variance" è un lavoro diverso rispetto ai precedenti progetti dell'artista e si differenzia ancora di più poiché costruisce una sua identità propria. Dalla prima all'ultima canzone si percepisce la crescita e l'evoluzione di LateNightBeatFeast, che dà sfoggio della sua grande padronanza del genere.
Uno degli aspetti più interessanti di "Variance" è la sua struttura ritmica, un aspetto al quale l'artista ha sempre prestato la massima attenzione. Ogni beat è programmato con una cura maniacale, mentre gli elementi elettronici si fondono tra di loro per creare un paesaggio sonoro ipnotico e dinamico, all'interno del quale l'ascoltatore può immergersi o lasciarsi trasportare verso un mondo ignoto dove nulla è precluso e tutto è possibile.
I ritmi non si limitano a fare da semplice sottofondo musicale, ma sono centrali per la narrazione di tutto l'album. A volte si susseguono vorticosamente e in modo costante, altre volte invece tendono a ritirarsi per creare un'atmosfera più sommessa e rilassata. Ed è proprio questa fluidità nel ritmo che mantiene costantemente coinvolto l'ascoltatore, che grazie alle diverse intensità ritmiche viene proiettato in un'esperienza tanto immersiva quanto imprevedibile.
Se i ritmi in un certo senso rappresentano il cervello di "Variance", le linee di basso, che determinano la struttura armonica di una canzone, ne rappresentano invece il cuore. Le linee di basso si presentano calde, profonde e avvolgenti, fornendo una base solida per le esplorazioni sonore dell'album. Ogni traccia si caratterizza per una linea di basso differente, che rende i toni a volte più cupi e a volte più aggressivi, in uno splendido sound intriso di trip hop. Le linee di basso non si limitato a fornire supporto alle frequenze, ma spesso interagiscono anche con i sintetizzatori e altri elementi musicali per un risultato finale estremamente complesso e intricato.
I sintetizzatori si presentano ricchi e strutturati, spaziando da pad lussureggianti e ambientali a lead estremamente taglienti e incisivi. L'uso della musica analogica e digitale è perfettamente bilanciato, mentre i synth non sono usati esclusivamente per la melodia, ma anche per creare l'atmosfera generale di tutto l'album.
Fermiamoci un attimo sui pad, ossia il suono di accompagnamento che funge come una sorta di "tappeto" del brano, sul quale viene poi appoggiata la melodia. Ebbene i pad, proprio come le onde in riva alla spiaggia, si allungano e poi si ritirano, avvolgendo l'ascoltatore in un suono cosmico.
L'atmosfera di "Variance" è profondamente immersiva, a tratti anche meditativa, ed è la colonna sonora perfetta per un'introspezione notturna o per trascorrere una serata rilassata sprofondando nella musica elettronica, ma ricca di sentimenti ed emozioni, di LateNightBeatFeast.