KYLER MILS - Dressing up to go nowhere

24.12.2023

A volte nelle relazioni può succedere qualcosa che incrina il rapporto. A volte è qualcosa d piccolo ed insignificante che scalfisce appena la superficie, ma che fa apparire comunque una piccola, crepa. Presi dalla nostra vita tendiamo a minimizzare ed andare avanti, ma quello strappo trascurato aumenta di dimensione.

A volte è la mancanza di comunicazione a peggiorare le cose e aspettiamo per giorni e settimane un'ammenda che non arriverà mai. Durante quell'attesa rimuginiamo e coviamo senza accorgersi che la distanza tra noi ed il partner aumenta ogni giorno. Nel nostro delirio mentale le parole si affollano fino a perdere senso ed immaginiamo ipotetici scenari conseguenti ad un ipotetica rottura...siamo in balia del nostro cervello.

Le parole in apertura di questo articolo sono ispirate all'ultimo singolo di Kyler Mils intitolato Dressing Up To Go Nowhere. In questo intenso brano dream pop l'artista ci regala una canzone che si configura come un'intima riflessione riguardante una storia d'amore arrivata ad un punto critico.

Il brano si presenta con un'aria riflessiva e misteriosa. Un tema di pianoforte ci introduce a quello che sembra un monologo interiore in cui le note della voce sembrano quasi rimbalzare su quelle prodotte dai tasti. C'è una strana malinconia che emerge dalla musica, come se le considerazioni espresse oscillassero tra una dimensione sognante e possibilista e quella che è una severa constatazione della realtà.

La linea melodica della voce è incantevole ed il timbro di Kyler ci appare allo stesso tempo sicuro e confidenziale. L'andamento del brano ha una svolta nella sezione del ritornello in cui il cantato si concentra su delle ripetizioni nervose e compulsive per poi tornare a quella quiete irreale dell'inizio.

La canzone parla di una relazione su cui incombe l'incognita del futuro. E' come se l'autore stesse facendo il punto della situazione su una crisi profonda della coppia di cui non conosciamo assolutamente i dettagli. Il testo in molti punti è volutamente non chiaro, come se il suo autore facesse riferimento ad episodi e situazioni noti soltanto a lui e alla persona amata.

Il brano è molto dolce e tenero esteticamente anche se in qualche punto percepiamo una sorta di rancore. Nonostante questo, anche se appare molte volte la parola "odio" questo termine viene smentito dalla musica che rimane su livelli espressivi pacati e morbidi. L'attore principale dell'accompagnamento è il pianoforte che sostiene fedelmente la voce fino alla fine della traccia che sfuma in una lunga coda.

Un brano profondo con una narrazione armoniosa che raggiunge le nostre corde più vulnerabili.