KEPA LEHTINEN - Unet
Quando facciamo un bel sogno, o al contrario un incubo, ci risvegliamo con quella strana sensazione che stiamo ancora vivendo ciò che ha prodotto il nostro subconscio, un mezzo tramite il quale emergono quelle preoccupazioni rimaste irrisolte, paure nascoste o sfide che dobbiamo affrontare nella vita di tutti i giorni.
Partendo proprio da quella sensazione il compositore e musicista finlandese Kepa Lehtinen ha realizzato il suo sesto lavoro, l'EP "Unet", che tematicamente parla di sogni e incubi. Nei suoi brani Kepa esplora ogni aspetto delle emozioni umane e le trasforma in potenti e sinistre melodie che raccontano la verità, cruda, autentica e senza filtri.
Kepa Lehtinen ha studiato sound design cinematografico alla Aalto University e, oltre al pianoforte, sa suonare i sintetizzatori e il theremin, uno strumento musicale elettronico che viene suonato senza contatto fisico ma semplicemente muovendo le mani su un circuito magnetico, regolando dunque il volume e l'intonazione a seconda del posizionamento.
A proposito del theremin, Kepa ha spiegato che nessuno lo suona come lui, dal momento che non lo usa più come strumento solista, ma piuttosto come parte del timbro, così da ravvivare tutto l'insieme musicale. "Un theremin analogico che reagisce anche al respiro del musicista rende il suono davvero organico" – queste le parole dell'artista, noto anche per aver composto le colonne sonore di numerosi film, programmi tv e spot pubblicitari. Questo suo particolare modo di suonare il theremin conferisce al suo lavoro un'originalità ultraterrena che lo distingue dagli altri compositori contemporanei.
Da sottolineare che Kepa, al di fuori della musica, è uno skater, un motociclista e in generale un amante della vita. Proprio questa sua propensione al multitasking e alla versatilità lo ha aiutato nella specializzazione nella musica neoclassica moderna, un genere che porta in dote suoni, strumenti e influenze culturali unici. Musica classica ed elementi elettronici si sposano magnificamente in "Unet", EP che contiene 5 canzoni e che sa toccare le corde dell'anima, a volte in modo oscuro e inquietante e a volte in modo meditabondo e celestiale.
Kepa ha detto che per lui le canzoni sono come vaghi ricordi dei sogni, di cui si ricorda l'atmosfera al risveglio. Proprio per questo motivo secondo l'artista la canzone sulla quale sta lavorando è sempre la migliore al mondo in quel momento. Si inizia con "Unet", la canzone che dà il nome a tutto l'EP, che accompagna l'ascoltatore nel mondo della musica neoclassica moderna offrendo un'esperienza unica per gli appassionati del genere. Il brano ha un suono sinistro e allarmante, che sembra descrivere quella sensazione di ansia e di angoscia che si prova al risveglio da un incubo, anche se "Unet" significa "Sogni".
Altri titoli come "Sade" (Pioggia), un brano emotivo e risonante, e "Sota" (Guerra) vedono Lehtinen esplorare ogni singolo aspetto delle emozioni umane per poi trasformarle in potenti brani musicali. In particolare "Sota", come rivelato dallo stesso artista, è nata dalla sua ansia verso lo stato del mondo. Kepa si è detto molto soddisfatto anche del brano "Kesä" (Estate), dove ha creato quell'atmosfera agrodolce tipica di una giornata estiva. L'ultimo brano è "Suru" (Dolore) che con le sue note dolcemente disperate sembra un vero grido di dolore.