GARY DRANOW The Cry of War
E' passato ormai un anno e mezzo da quando la Russia ha invaso l'Ucraina dando origine al conflitto. Sono moltissimi i paesi che sostengono la parte lesa con l'invio di aiuti umanitari e armi dimostrando vicinanza e solidarietà al paese aggredito.
In questa situazione di assedio il popolo ucraino vive con sofferenza e angoscia lo svolgersi del conflitto, ma continua la sua lotta facendo appello ad un patriottismo incrollabile che lo spinge a resistere alle azioni bellicose della Russia.
L'Ucraina combatte per difendere la propria libertà reclamando il diritto ad un autogoverno. Lo spirito di resilienza dimostrato dal popolo ucraino ha ispirato molte canzoni che condannano con forza la Russia di Putin.
L'ultimo singolo di Gary Dranow and The Manic Emotions si intitola Cry Of War, ed è un brano con cui la band si schiera in maniera chiara a favore della popolazione dell'ucraina, celebrandone il coraggio e la straordinaria tenacia.
Cry Of War è molto diverso da qualsiasi altra cosa realizzata in precedenza da Gary Dranow. L'artista americano ci ha abituato ad un sound che affonda le sue radici nel rock e nel blues, ma in questa particolare circostanza ha deciso di veicolare il suo forte messaggio attraverso il linguaggio spigoloso e aggressivo dell'heavy metal.
I primi versi della canzone descrivono a tinte forti l'invasione militare dell'Ucraina per poi proiettarci in un prossimo futuro in cui l'invasore verrà sconfitto anche grazie al popolo della Russia che insorgerà rovesciando il suo stesso governo.
Il brano si apre con un pesante riff di chitarra accompagnato da tutta la band che sostiene quel groove con un passo minaccioso e implacabile. L'incedere del brano è solenne, simile all'avanzata di un esercito che procede senza timore incontro al suo nemico.
La linea vocale è caratterizzata da un timbro aspro e graffiante che ci coinvolge emotivamente nella sua narrazione. Le melodie delle chitarre stridono tra dissonanze e impennate dipingendo uno scenario di guerra feroce e spietato. Il ritornello è orecchiabile, ma mantiene alta la tensione e l'adrenalina incollando l'ascoltatore alle casse.
A circa metà del brano abbiamo una variazione in cui i toni vengono ulteriormente esasperati con un martellante ritmo di batteria che marca gli accenti con forza dandoci l'impressione di essere trascinati in prima linea nel conflitto. Questa sezione ci porta ad un virtuoso assolo di chitarra che si presenta tagliente e incisivo.
Quando entra nuovamente in scena la voce ci troviamo al culmine della tensione, i riff si accavallano sul ritmo di batteria che continua a picchiare con forza facendo rimbombare i suoi colpi come il suono di bombe deflagranti. Il brano si chiude con il suono degli strumenti lasciati a risuonare nell'aria come ad attendere che la polvere dell'esplosione si diradi.
Un brano incredibilmente inciso e coinvolgente.