DAVID GATES - Watched Over by Machines of Loving Grace

16.09.2024

Traumi infantili, autismo non diagnosticato, attacchi intermittenti di follia e anche dipendenza dall'alcol: questi problemi e molti altri hanno costellato la vita a dir poco turbolenta dell'artista David Gates, che nonostante tutto è ancora in piedi e ha sfornato un bellissimo album, "Watched Over by Machines of Loving Grace", una sorta di tributo alla musica che ha rappresentato il suo faro nei momenti più bui e verso la quale si sente profondamente riconoscente.

Quando affronti i problemi prima menzionati hai solo due opzioni: lasciarti andare e farti risucchiare nell'abisso, oppure appigliarti a qualunque cosa ti capiti a tiro. David ha scelto la seconda opzione e si è aggrappato con tutte le sue forze all'energia dirompente e devastante della musica. L'artista a 27 anni vide la morte in faccia proprio a causa dell'alcol e, dopo un percorso di riabilitazione, ha finalmente imboccato la retta via con la musica a fare da luce guida.

"All Watched Over by Machines of Loving Grace" affronta molti temi tabù, a partire dalle difficoltà di un individuo neurodivergente che ha la sensazione di vivere in un mondo spesso disallineato dai suoi pensieri. L'album affronta anche un altro tema molto attuale, quell'Intelligenza Artificiale che inaridisce i rapporti e appiattisce la creatività e che ha fatto prepotentemente irruzione in tutti i settori, compresa naturalmente la musica.

David è un polistrumentista di talento e infatti è proprio lui a suonare tutti gli strumenti del disco, creando un sound ricco e variegato fondato sul rock alternativo e sulla musica elettronica, ma intriso di una forte sensibilità pop. La voce di David ha una cadenza unica, una miscela affascinante di note alte e basse che cambiano rapidamente durante tutti gli 11 brani.

L'album si apre con "All Watched Over by Machines of Loving Grace", un brano riflessivo che affronta concetti come l'Intelligenza Artificiale e la natura ciclica della conoscenza, dove le idee vengono riciclate all'infinito piuttosto che essere sempre rinnovate. Anche in "For the Love Of" si affronta il tema dell'Intelligenza Artificiale, vista con un certo timore soprattutto in relazione alla musica costretta a prostituirsi nell'epoca dei social.

Singolare il testo di "Methuselah" che, ispirato alla figura biblica di Matusalemme vissuto fino a 969 anni, affronta il tema dell'invecchiamento e di come sia difficile a volte accettarlo. "Memory" invece fa riferimento ai problemi della dipendenza dall'alcol, mentre "Preparing for Emergencies" parla dell'abitudine dell'umanità di cercare ordine nel caos, finendo col creare ancora più casino.

"Rebranded" è una canzone dal ritmo elettronico lento, dal carattere personale e strettamente legata alla tecnologia. Nel pezzo si racconta come persone con le quali non si hanno contatti da tempo possono irrompere nella nostra vita semplicemente tramite un video o una foto sui social, riaprendo vecchie ferite.

"Predictable Symphony" invita a godere delle cose belle, senza rifletterci più di tanto, ma parla anche di quella strana sensazione di perdere qualcosa che in realtà non abbiamo mai avuto. "Futurist" è invece un pezzo dall'animo rock e dal testo vintage, in quanto menziona il Commodore 64, uno dei compagni di giochi preferiti da David quand'era ragazzino.

"Acceptable Limits Of Being Sick" si presenta con un ritmo incalzante e voci profonde che sembrano un intimo monologo interiore, una canzone che parla di come superare i propri limiti fisici e mentali. "For Catherine O'er The Sea" parla di un'amicizia nata con una ragazza in un momento particolare per l'artista e tragicamente interrotta con la morte di lei. 

L'album si chiude con la meditativa "I'll See You There", una canzone con uno sguardo positivo sul futuro prossimo.