AWOLNATION - Jump Sit Stand March
"Salta, siediti, alzati e mettiti in cammino" – queste azioni confuse e in un certo senso contraddittorie rappresentano l'intro di "Jump Sit Stand March", l'ultimo singolo degli Awolnation tratto dall'album "The Phantom Five" che vedrà la luce ad agosto. Spiazzante e contraddittoria è anche la musica degli Awolnation, una band di rock elettronico capitanata da Aaron Bruno che ha fatto un l'ennesimo step evolutivo da un punto di vista artistico con questo brano. "Jump Sit Stand March" è un altro assaggio dell'attesissimo album della band, dopo l'uscita del primo singolo "Panoramic View".
Aaron Bruno per questa canzone ha duettato con Emily Armstrong, che si è detta entusiasta di aver fatto parte di questo progetto musicale. ""Jump Sit Stand March" è una canzone che sfida lo status quo, resistendo alla pressione di conformarsi. La furiosa interpretazione vocale, sia di Aaron che di Emily, trasmette proprio l'essenza delle frustrazioni moderne e invia un messaggio chiaro: non necessariamente se tutti ci dicono o ci chiedono di fare qualcosa, dobbiamo farlo. Il suono elettrizzante del pezzo fonde melodie contagiose, testi stimolanti e un suono rock alternativo.
Di questa canzone tutto è "destabilizzante": dal titolo alla musica fino al video musicale. A proposito dei testi, Aaron ha spiegato che la canzone punta a smorzare quella tensione di cui dobbiamo farci carico ogni giorno, poiché tutti ripongono tante, troppe aspettative su di noi. "Il nuovo ordine mondiale è sopravvalutato, penso di essere semplicemente stufo di essere stimolato" – con questa frase criptica la canzone sembra dirci che dobbiamo liberarci dalla pressione che ci gira intorno e prendere le cose più alla leggera.
Emily ha detto di aver già collaborato in passato con Aaron ed è stata subito entusiasta di partecipare al progetto quando gliel'ha presentato. "La realizzazione di questa canzone è stata tutta merito suo e quando l'ho ascoltata per la prima volta ho capito subito che volevo farne parte" – ha detto la cantante, che ha contribuito a dare grinta e carattere alla canzone con la sua voce rock e potente. A proposito della voce di Emily, Aaron ha detto di essere sempre stato un suo fan. Le loro voci, sovrapponendosi, hanno reso le trame musicali ancora più belle e accattivanti.
C'è tanto da dire anche per quanto riguarda la struttura musicale del brano, davvero molto originale. Dopo l'intro anomalo e disorientante, arrivano le urla estatiche e sconcertanti di Aaron, che rievoca l'hardcore punk dei Beastie Boys. Poi arriva il ritornello, improvvisamente dolce e rassicurante con i suoi toni pop e melliflui.
Spiazzante è anche il video, che vede Emily e Aaron esibirsi in un fast food con inquietanti personaggi vestiti di verde con maschere minacciose che danno un senso di angoscia mentre ciondolano con la testa. Il finale è epico, con Emily e Aaron che danzano abbracciati sul bancone del fast food mentre la città va a fuoco.
Una metafora, molto probabilmente, che ci invita a fregarcene di ciò che ci capita intorno e soprattutto di quello che ci impongono le persone, poiché l'unica cosa che conta è fare ciò che si desidera, anche ballare su un bancone di un fast food mentre le fiamme avvolgono la città!