ANDREA WARD - Awake At Night
A molti di noi è successo di passare una o più notti insonni nel corso della vita, quando qualcosa ci tiene svegli senza sapere esattamente cosa sia. Vorremmo addormentarci e riposare, ma non riusciamo a prendere sono e allora rimaniamo a letto con lo sguardo fisso rivolto al soffitto, nel buio pesto della nostra stanza, silenziosa e ostile.
Gli oggetti che al mattino hanno la forma di sedie e mobili assumo nell'oscurità l'aspetto di figure minacciose che sembrano osservarti come presenze malevole. I tuoi pensieri vanno allora in tutte le direzioni possibili e si concretizzano dietro i tuoi occhi in volti e figure che hai incontrato durante il giorno.
Senza un motivo valido ti tornano in mente brandelli di frasi pronunciate da te o ascoltate casualmente alla televisione. Cerchi di capire perché quelle parole ti hanno colpito, ma senza realizzare. Forse sono solo parole oppure è il nostro cervello che cerca di comunicarci un'informazione importante.
Questa descrizione di insonnia notturna è stata ispirata dalla canzone di Andrea Ward intitolata Awake at Night.
Andrea Ward è un artista norvegese che si occupa di danza, coreografie, produzioni cinematografiche e ovviamente di musica. Il suo particolare stile unisce elementi del rock norreno alla musica sperimentale abbracciando i lidi dell'avant-garde e della New Age.
Il brano Awake at Night è una sorta di esperimento sonoro il cui testo cerca di analizzare i motivi per cui la nostra mente ci impedisce di farci addormentare in alcune notti. Le liriche del brano esplorano quindi i meandri del nostro cervello ipotizzando un fattore scatenante che risiede nel nostro inconscio e che viene individuato come perturbante.
C'è un aspetto della nostra vita che è sbagliato e che condiziona il nostro io interiore che si manifesta con la forma di una voce silenziosa e insidiosa che ci tiene svegli. Tutto il brano ha un'atmosfera sospesa, quasi mistica. Quest'aura spirituale è determinata anche dall'arrangiamento che è costituito esclusivamente da percussioni come l'Handpan e la batteria.
La linea vocale, molto affascinate esegue una melodia eterea che non segue una metrica precisa, ma che si muove con una libertà espressiva di ispirazione orientale. La struttura stessa del brano non conosce una forma definita e sembra una divagazione del flusso della coscienza che si manifesta attraverso suoni e melodie evocative.
La cantante ha una grande capacità interpretativa e la sua voce sembra insinuarsi tra i nostri pensieri come un sussurro suadente che cerca di svegliare le nostre coscienze dormienti impedendoci di dormire a nostra volta.