ALEC BERLIN - Space Punk and Other Junk

02.05.2023

La musica strumentale è un mezzo espressivo che si colloca in una dimensione percettiva molto vicina a quella del ricordo. Quando torniamo con la nostra mente ad un avvenimento del passato quello che riusciamo a ricordare è un insieme di elementi che ne ricostruiscono l'atmosfera generale, colori e profumi che sono stati la cornice occasionale di quel particolare evento. In poche parole abbiamo in mente un'immagine la cui essenza è determinata dalla combinazione di vari fattori che la nostra mente interpreta come positivi o negativi.

Con la musica strumentale avviene più o meno la stessa cosa. Le voci dei vari strumenti si esprimono attraverso delle note che vengono codificate dall'ascoltatore a seconda dei suoni e dei ritmi a cui sono accostate. In questo modo le emozioni che un brano strumentale riesce ad evocare sono il risultato della nostra interpretazione delle melodie e delle armonie che l'autore ha scelto di utilizzare per la sua narrazione.

Ascoltando l'ultimo album di Alec Berlin intitolato Space Punk & Other Junk la sensazione che abbiamo avuto è stata quella di tuffarci in mondo fatto di immagini ed impressioni che vedevamo comparire nella nostra mente stimolate dalle fantastiche note dei brani che compongono questo disco.

Alec Berlin è stato già protagonista di queste pagine in cui abbiamo avuto modo di apprezzare il talento compositivo e la forza comunicativa di questo artista in grado di dipingere con la sua musica atmosfere e paesaggi sonori sempre coinvolgenti ed emozionanti. Space Punk & Other Junk ci dà finalmente l'occasione di gustare un intero album in cui vediamo riuniti i suoi singoli precedenti e diversi brani inediti che non ci hanno assolutamente lasciato indifferenti. Lo stile di Alec si fregia di un linguaggio estremamente eterogeneo che spazia dal rock al funky e dal jazz al pop piegando a suo piacimento i generi per consegnarci un'esperienza di ascolto di altissimo livello.

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Nei dodici brani che compongono l'album è possibile apprezzare la scrittura di Alec ed il suo personalissimo modo di costruire l'architettura di ogni brano che risulta solida e inattaccabile come una cattedrale gotica. Quello che colpisce maggiormente di questo artista non è solo il suo suono. estremamente riconoscibile, ma il suo fraseggio che lo rende unico nel panorama della musica strumentale.

A prescindere dal genere perseguito nelle singole tracce quello che sentiamo è sempre la voce della sua chitarra che sa essere accattivante, coinvolgente a volte dolce ed altre volte aggressiva e minacciosa. Tutta l'esperienza ed i gusto di questo artista sono evidenti in quest'opera magistralmente costruita ed interpretata. Consigliamo questo disco a tutti gli amanti della sei corde e non solo.